Secondo james clear, l’autore di Atomic Habits, esistono tre metafore per le decisioni; ci sono decisioni come i cappelli, come i tagli di capelli e come i tatuaggi.
La maggior parte delle decisioni sono come i cappelli. Ne provi uno e se non ti piace, lo rimetti a posto e ne provi un altro. Il costo di un eventuale errore è basso, quindi è possibile muoversi rapidamente e provare diversi cappelli.
Alcune decisioni sono come tagli di capelli. È possibile rimediare a un taglio sbagliato, ma serve del tempo per farlo, e potremmo sentirci sciocchi per un po’. Detto questo, non dovremmo farci spaventare da un brutto taglio di capelli (io non ho questo problema, come si vede dalla mia foto sul profilo). Provare qualcosa di nuovo di solito è un rischio che vale la pena correre. Se non funziona, l’anno prossimo a quest’ora saremo già passati oltre e così pure tutti gli altri.
Alcune decisioni, invece, sono come i tatuaggi. Una volta prese, bisogna conviverci. Alcuni errori sono irreversibili. Forse per un momento riusciremo ad andare avanti, ma poi ci guarderemo allo specchio e ci ricorderemo ancora di quella scelta. Anche a distanza di anni, la decisione lascia un segno. Quando dobbiamo affrontare una scelta irreversibile, è meglio muoversi lentamente e riflettere attentamente.