Zen To Done (per gli amici ZTD®) è un metodo di produttività proposto da Leo Babauta come alternativa a GTD®.
Secondo Babauta molte persone hanno difficoltà ad applicare GTD®, per cinque motivi fondamentali:
- GTD® consiste in una serie di cambiamenti di abitudini. Molte persone hanno difficoltà a cambiare diverse abitudini tutte insieme, e abbandonano il metodo. Tra l’altro GTD® non fornisce un metodo pratico per cambiare abitudini.
- GTD® non si concentra a sufficienza sull’esecuzione delle attività. Secondo Babauta più che chiamarsi Getting Things Done® dovrebbe chiamarsi Getting Things in Our Trusted System.
- Per molte persone GTD® non è abbastanza strutturato; ad esempio l’indicazione di decidere al momento sulle priorità può generare confusione.
- GTD® non fa discriminazione tra gli input della nostra vita, di conseguenza molte persone mettono troppe cose nelle loro liste e vengono sopraffatte.
- GTD® non si concentra abbastanza sugli obiettivi personali, essendo un sistema bottom-up.
Ho riflettuto sulle posizioni di Babauta, giungendo alle seguenti conclusioni.
- È vero che GTD® richiede di cambiare molte abitudini, ma è anche vero che anche mettendo in pratica un solo suggerimento del libro si ottengono dei benefici. Nonostante ciò sarebbe utile definire un approccio graduale all’implementazione del metodo.
- È vero, GTD® non fornisce alcuna indicazione sull’esecuzione delle attività. Sarebbe utile fornire indicazioni pratiche sulla pianificazione e il controllo del lavoro, ad esempio come quelle viste in ETP™.
- Assegnare le priorità in modo dinamico non è soltanto un suggerimento di GTD®, ma di tutti i metodi moderni di Project Management. È però possibile fornire degli schemi di ragionamento per assegnare le priorità alle attività, come avviene ad esempio in Kanban.
- GTD® raccomanda di porre attenzione a dove poniamo la nostra attenzione, per evitare di focalizzarci su cose irrilevanti. Credo che illustrare in modo più chiaro gli Orizzonti di Attenzione potrebbe aiutare le persone a sentirsi meno sopraffatte.
- Valgono le considerazioni fatte in 4)
In un prossimo post vedremo in che modo ZTD – Zen To Done suggerisce di affrontare e risolvere i cinque problemi riscontrati da Leo Babauta in GTD®.