L’effetto Ovsiankina ci ha insegnato che per evitare pensieri intrusivi è necessario prendere nota dei pensieri che ci vengono in mente relativamente alle cose da fare. C’è però un piccolo problema; le cose che vogliamo fare richiedono più tempo di quello che abbiamo a disposizione (24 ore al giorno, a cui va sottratto il tempo per il sonno). Il #personalmanagement deve di conseguenza occuparsi di #priorità, come del resto il #projectmanagement e il #servicemanagement. Stephen Covey, del resto, nel suo “7 habits of highly successful people” ci dice che l’essenza del #timemanagement può essere racchiusa nella frase “Organizzare e agire sulla base di priorità”.
Qualche anno prima di Stephen Covey il problema della priorità è stato affrontato da un altro autore, Alan Lakein, autore del best-seller “How to Get Control of Your Time and Your Life”. L’approccio di Alan Lakein alla priorità è noto come “Metodo ABC”. Il metodo propone di definire gli obiettivi che riteniamo più importanti nella vita, associare a ciascun obiettivo delle attività e raggruppare queste ultime in tre categorie:
Categoria A; massima priorità. Attività che non possono essere o spostare a una data successiva. Queste attività devono essere svolte per prime.
Categoria B; attività che riteniamo importanti ma che non hanno una scadenza predefinita. Queste attività devono essere svolte subito dopo le attività della categoria A.
Categoria C; attività che sono meno importanti di quelle della categoria B, e che dovranno essere svolte solo dopo le attività delle categorie A e B.
Tra i sostenitori più famosi del metodo di Lakein troviamo Bill Clinton, che nella sua autobiografia “My Life” cita il metodo e i suoi obiettivi più importanti; essere un buon uomo, avere un buon matrimonio e dei buoni figli, avere buoni amici, avere una vita politica di successo e scrivere un grande libro.