Stephen Covey – l’autore del best-seller “The 7 habits of highly successful people” è famoso per la matrice Eisenhower / Covey, quella, per intenderci, che mette in relazione l’importanza e l’urgenza delle cose da fare. Vi ho già esposto la mia perplessità nei confronti della matrice. Non tutti però sanno che Covey ha proposto anche un sistema di produttività “stile GTD®” da applicare utilizzando degli appositi planner. Il metodo si applica solo alle attività del quadrante II, quello delle attività “importanti ma non urgenti”, dal momento che le attività del quadrante I “importanti e urgenti” vanno fatte al più presto e le attività dei quadranti III e IV non vanno fatte per niente. Il metodo è articolato in quattro passi:
- Identificare i propri ruoli; individuo, ruoli nella vita personale, ruoli nella vita lavorativa.
- Pensare a due-tre obiettivi importanti per ciascuno dei ruoli da raggiungere nella prossima settimana, idealmente collegati alla propria dichiarazione di missione personale.
- Programmare nella settimana le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi.
- Adattare giornalmente la pianificazione.
Secondo Covey questo processo soddisfa sei importanti criteri:
- Coerenza con la missione personale
- Equilibrio tra i ruoli
- Programmazione settimanale
- Dimensione dei rapporti umani, grazie ai ruoli
- Flessibilità, grazie all’adattamento giornaliero
- Mobilità, grazie all’uso di un planner