Oggi, come ogni lunedì, ho (ri)letto un capitolo di quello che secondo me è il libro più bello di David Allen, Ready for anything. Nel capitolo di oggi (il 50) David si chiede perché solo alcune persone sono attirate da GTD®, e decide che il metodo risulta più interessante per le persone dotate di uno slancio interno costante verso il futuro.
Si tratta di un punto di vista interessante, che secondo me merita una riflessione approfondita. Sono convinto che i metodi di organizzazione personale si differenziano dai metodi di organizzazione dei team per la maggiore importanza della motivazione; nessuno può obbligarci a fare qualcosa che non ci va di fare, a differenza di quello che accade al lavoro.
Ho però scoperto di recente che esistono diversi tipi di motivazione; ad esempio Paul Conti, che vi ho citato più volte, introduce tre tipi di motivazione, chiamati Generative Drive, Pleasure Drive e Aggressive Drive.
Generative Drive si riferisce in generale alla spinta verso la creatività, la produttività e la crescita, aggressive Drive si si riferisce all’assertività, all’ambizione e talvolta agli aspetti più distruttivi del comportamento, come la rabbia o l’ostilità, mentre Pleasure Drive riguarda la ricerca del piacere e l’evitare il dolore.
GTD® non fa differenza tra i tre tipi di motivazione, ma solo se la Generative Drive è più forte delle altre due possiamo trovare pace, soddisfazione e gioia. Un eccesso di Aggressive Drive, ad esempio, genera invidia.
Morale; non basta avere tante idee e tanti progetti per vivere un’esperienza ottimale, ma le idee e i progetti devono essere di natura prevalentemente generativa.